Il merletto a fuselli, detto in Liguria pizzo al tombolo, è un fine lavoro artigianale tramandato per generazioni da madre in figlia. L’esecuzione del lavoro avviene mediante l’intreccio di fili avvolti attorno a fuselli di legno, seguendo un disegno prestabilito che è riportato su di un cartone e fermato con degli spilli nei vari passaggi.
Nei paesi dove troviamo la tradizione del merletto a tombolo ogni regione usa fuselli, cuscini e supporti di forme svariate.
Il tombolo ligure è un cuscino cilindrico imbottito di paglia o crine vegetale, rivestito da due strati di tela, mentre il supporto è di forma triangolare o quadrata, viene chiamato sgabello ed è in legno.
I fuselli, come si può intuire dal loro nome sono dei piccoli fusi di legno duro e liscio. Anticamente denominati piombini o anche mazzette, assumono caratteristiche e nomi diversi a seconda del luogo.
In Liguria normalmente vengono utilizzati quelli più semplici ad una testa, che in dialetto vengono chiamati "caviglie".
A volte durante la lavorazione del pizzo viene utilizzato un uncinetto in acciaio e molto sottile per eseguire le "barrette" che collegano il disegno nelle sue parti.
I pizzi liguri sono generalmente del tipo detto "a filo continuo" e non lo richiedono, anche se esistono altre lavorazioni tipiche della nostra regione, come il punto corallino o il punto scintilla, in cui invece è previsto anche l'uncinetto.
I disegni, detti anche cartine, sono solitamente fatti su cartoncino giallo, con inchiostro di china per non macchiare il filo. Su ogni linea del disegno, si dovranno praticare dei piccoli fori a distanza regolare (4-5 mm), in cui verranno inseriti gli spilli.
Più il disegno e la foratura saranno precisi, più il lavoro risulterà perfetto.